Munari Cavani, con gli avvocati Raffaele Cavani e Bruna Alessandra Fossati ha assistito con successo E.C., docente universitario di psicologia, nel reclamo proposto innanzi al Garante per la protezione dei dati personali ai sensi del Codice Privacy adeguato al Regolamento UE 2016/679 in relazione ad articoli pubblicati su diversi organi di stampa internazionali e diffusi dal motore di ricerca Google.
Il Garante ha accolto le tesi difensive del ricorrente. In particolare, a seguito della istruttoria svolta, il Garante ha ritenuto inesatti (e quindi non veritieri) i contenuti degli articoli oggetto dell’istanza del reclamante. Il Garante quindi ordinato a Google Italy e Google LLC di deindicizzare i relativi URL, con una interessante applicazione del c.d. diritto all’oblio fondata non soltanto sul tempo trascorso, ma soprattutto sul carattere non veritiero delle informazioni diffuse in rete.